Nel 1890, il bisnonno Alfonso Tortora, intraprende la tradizione vitivinicola della famiglia Tortora. Egli da un piccolo vigneto produceva vino per i clienti della sua osteria. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, partecipò come cavaliere alla battaglia di Vittorio Veneto, e lasciò i suoi vigneti al nonno Giuseppe.
Nonno Giuseppe insieme alla sua sposa Antonia e ai suoi figli, decidono di far crescere pian piano questa grande passione tramandata da padre in figlio.
e ora
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Antonia all’età di 18 anni, dopo il conseguimento del diploma decide di occuparsi dell’azienda di famiglia, mentre Imma decide di intraprendere gli studi in Viticoltura ed Enologia alle Federico II di Napoli. Al termine degli studi, Imma decide di condurre l’azienda di famiglia insieme alla sorella Antonia, per continuare il progetto avviato dal papà.
Quando affermiamo che Aminea è la declinazione al femminile di ogni aspetto del vino intendiamo dire che la nostra storia è una storia di amore, di famiglia, intrinsecamente legata alla Terra, che in Irpinia ancora si fa sentire con tutta la sua forza.Un territorio che bisogna essere capaci di ascoltarlo, solo come le donne sanno fare.